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sabato 19 aprile 2008

Ferrari 250 GT Berlinetta Scaglietti


La denominazione ufficiale di questa splendida vettura non arriverà mai a includere la sigla TDF (Tour De France), che invece le è applicata dagli appassionati, in virtù dei suoi successi (1957,1958,1959) nella gara di durata fra le più celebri nella storia dell'automobile ad opera di Olivier Gendebien e Lucien Bianchi, e nemmeno la sigla LWB, che invece verrà introdotta per distinguere i modelli a passo lungo, da quelli con interasse accorciato. La 250 GT Scaglietti nasce per le competizioni (Terza alla Mille Miglia del 1957, pluri-vincitrice del Tour de France e della Targa Florio), anche se alcuni dei 45 esemplari furono destinati ai mercati europei e statunitensi in configurazione stradale.

La 250 GT Scaglietti viene disegnata da Pininfarina e realizzata a Modena presso la Carrozzeria di Sergio Scaglietti. Quasi sempre assenti sugli esemplari destinati alle corse sono i paraurti sul frontale, che invece ritroviamo nelle 250 GT Scaglietti di uso stradale, come anche i finestrini scorrevoli che sulle versioni da strada sono sostituiti da quelli discendenti. Anche l'abitacolo, a seconda della destinazione può essere più o meno raffinato; rimane la stessa invece la strumentazione a cinque elementi circolari, con tachimetro, contagiri, manometro dell'olio, olorogio e termometro dell'aqua; gli strumenti sono gli stessi della Lancia Auirelia, mentre gli interruttori e le spie provengono da modelli Fiat. Il motore della 250 GT Scaglietti è un 3 litri siglato 128C (derivato dal 12 cilindri di Gioacchino Colombo) da 240 cv a 7000 giri/min, con una velocità massima che va dai 210 ai 240 km/h, a seconda dei rapporti. Alcuni esemplari, come quello pluri-vincitore al Tour de France con Olivier Gendebien, grazie al motore della 250 Testa Rossa, riescono a toccare i 260 km/h. I freni sono a tamburo, anche se alcuni clienti sportivi degli anni '60 usano quelli a disco. Un incremento di potenza "ufficiale" arriva nel 1958, con il passaggio al motore 128D che la porta ad una potenza di 260 cv rendendola simile a quella di Gendebien. L'ultima 250 Tour de France (telaio 1523GT) giunge sul mercato quando ormai la Ferrari sta sviluppando il modello a passo corto che verrà chiamato 250 GT Berlinetta Pininfarina.


MOTORE: anteriore longitudinale; 12 cilindri a V di 60° alesaggio per corsa 73x58,8mm; cilindrata 2953,21 cm³; compressore 8,5:1;

  • Distribuziona
un albero in testa, 2 valvole;
  • Alimentazione: 3 carburatori Weber 36 DCL3
  • Potenza: 240 cv a 7000 giri/min;
  • Velocità massima: 252 km/h;

CORPO VETTURA: carrozzeria in acciaio; berlinetta 2 porte, 2 posti;

  • Trazione: posteriore; cambio a 4 marce + RM;
  • Sospensioni: anteriori a ruote indipendenti, posteriori a ponte rigido;
  • Sterzo: a cremagliera; 3 razze e corona di legno (Nardi Classico);
  • Freni: a tamburo;
  • Ruote: a raggi, 6,00x16;
  • Passo: 2,60 m;
  • Carreggiate: anteriore 1,354 m, posteriore 1,349 m;
  • Peso: 1050 kg;
  • Periodo di produzione: 1957-1958;
  • Esemplari prodotti: 45 (15 nel 1957, 30 nel 1958);
Fonte WIKIPEDIA

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